La compagnia veneziana TEATROIMMAGINE nasce nel 1989 su iniziativa di un piccolo nucleo di giovani attori provenienti da varie esperienze nell’ambito del teatro popolare veneto. Il comune impegno nel rivalutare la Commedia dell’Arte, genere spettacolare di grande tradizione nella cultura italiana e in special modo veneta, ha spinto il gruppo ad una continua ricerca sulle metodiche della improvvisazione e della interpretazione dei canovacci storicamente tramandati, sulle pantomime e sull’uso delle maschere.
Su questa filosofia si è basata la prima messa in scena, nel 1989, de "Il bugiardo" di Carlo Goldoni, che ha riscosso un buon successo, permettendo al gruppo di farsi conoscere.
Nel 1990 si verifica l’incontro con l’attore e regista vicentino Pino Costalunga, valente artista e apprezzato conoscitore del teatro ruzantiano e del Cinquecento.
Nel 1991, con la regia del medesimo, TEATROIMMAGINE, pur rimanendo sempre fedele alla Commedia dell’Arte, rinuncia ai classici scenari per sperimentare l’allestimento comico di un noto romanzo giallo della letteratura inglese dell’ottocento: Il mastino dei Baskerville di Sir Arthur Conan Doyle. Nasce così Lo Zanni azzannato, esilarante sequela di accadimenti, dipanata attraverso una intera enciclopedia di citazioni, che vanno da Boccaccio a Goldoni passando per Ruzante. Il tutto sui sentieri di una scoppiettante e funanbolica espressività, modellata sui cliché stabiliti dall’arte dei commedianti. L’ulteriore successo in ambito regionale e non solo ha convinto la formazione a continuare nella stessa direzione.
Nel frattempo i componenti del gruppo hanno potenziato anche singolarmente il proprio bagaglio artistico, confrontandosi e collaborando con attori e compagnie di spessore europeo. L’incontro con realtà professionali quale il Tag Teatro di Venezia e altre formazioni internazionali (con il loro rilevante staff tecnico) e soprattutto con individualità come Carlo Boso, Roberto Cuppone, Giovanni Perelda, Marco Paolini e Kuniaki Ida ha fatto sì che nel 1993 si potesse affrontare l’allestimento de I pirati della Laguna, ispirato nell’occasione al celebre romanzo d’avventura L’isola del tesoro di Robert Luis Stevenson. Sotto la brillante regia di Costalunga la vicenda si snoda tra scatenati pirati e svampiti innamorati, il tutto arricchito dai colori del teatro popolare veneto con i sui guizzi da pantomima giullaresca.
Quest’ultima opera, largamente rappresentata e vincitrice di alcuni prestigiosi premi nazionali ha indotto, nel 1994, il sodalizio veneziano ad una ulteriore ardita sperimentazione, ossia la traduzione di una tragedia in farsa. Si tratta del celeberrimo dramma shakespeariano Romeo e Giulietta, dove la trama della vicenda amorosa dei due amanti di verona rimane intatta, contornata però di comicità, ottenuta mischiando lazzi e idiomi diversi in un caleidoscopio di situazioni grottesche.
Il successo, davvero sorprendente, è stato decretato soprattutto dalla partecipazione a numerose tournée europee in paesi quali Svezia, Germania, Spagna e Polonia ed extraeuropee in paesi quali Egitto, Tunisia, Malta e Libano con riscontri entusiastici.
TEATROIMMAGINE ha partecipato quale rappresentante dell’Italia al 7° Festival Internazionale di Teatro del Cairo (Egitto) e allo Spring Theater Festival di Salonicco (Grecia) ottenendo in entrambi i casi il riconoscimento ufficiale della critica e del pubblico.
Pantalone all’inferno è l’allestimento realizzato nel 1996 che, continuando la tradizione dei commedianti italiani, fa rivivere al pubblico una nuova favola, portando allegria e divertimento. Una storia molto appassionante, che percorre luoghi fantastici, dove le maschere della commedia danno vita ad una miriade di lazzi, giochi, duelli, danze e... magiche sorprese.
Il 1997 vede cimentarsi la compagnia in un progetto ambizioso ed artisticamente molto suggestivo: una pantomima per musica ed attori di W.A. Mozart dal titolo Pantalone e Colombina. Il debutto internazionale “ufficiale”, ha avuto luogo in occasione di una eccitante serie di rappresentazioni al Teatro dell’Opera del Cairo.
Nella stagione 1999/2000 Amleto, farsa in due atti, ha riproposto l’opera più rappresentata del sommo poeta elisabettiano in una versione comica e di grande impatto dove l’ironia ed il grottesco prendono spesso il posto della tragedia, pur senza escludere magici momenti di intensa drammaticità.
Dopo le fatiche shakespeariane di “Amleto” eccoci ritornati ad un autore italiano, anzi veneto e nostro conterraneo: Carlo Gozzi. Dalla sua favola de L’Amore delle Tre Melarance prende vita questa nuova esilarante produzione tutta improntata sul gioco e sulla fantasia delle maschere che hanno portato al debutto questo fortunatissimo lavoro nel mese di luglio 2000.
Nel 2001 un nuovo progetto viene elaborato esplicitamente per il settore del teatro ragazzi: Hansel & Gretel. Pur essendo il primo lavoro appositamente pensato per i più piccoli, si può senza dubbio dire che l’obiettivo è stato centrato in pieno e con grande soddisfazione. Il gradimento e la partecipazione dei bambini, italiani e stranieri (ed anche quelli un pò più cresciuti…) è stato infatti tale da indurci a ritentare l’avventura !
Il 2002 vede il grande ritorno all’amato Shakespeare, autore al quale la Compagnia è legata da un feeling tutto particolare, con Il Mercante di Venezia. L’opera che è certamente, per quanto concerne il bardo elisabettiano, fra le più note ed apprezzate dal pubblico di tutto il mondo è stata rappresentata, in prima assoluta, in uno dei massimi happening culturali europei qual è il Festival “Les Baroquiales” di Nizza (FRA).
2004: I Promessi Sposi tratti dal romanzo omonimo di A. Manzoni. Indubbiamente l’opera più rappresentativa dell’autore lombardo, ed in assoluto tra quelle di maggior risalto della letteratura italiana, rappresenta per il gruppo una sfida senza precedenti. L’inizio di una collaborazione entusiasmante con il regista belga Benoit Roland, che ha portato il lavoro ai vertici di molte importanti manifestazioni internazionali.
2005: Il Mago di Oz, in assoluto la seconda produzione di teatro-ragazzi della compagnia. Basata soprattutto sulla mimica, e sulle potenzialità del corpo dell’attore di raccontare e di “far immaginare”, diretto con bravura da Matteo Destro.
2007: Il Mastino dei Baskerville, il riallestimento di uno spettacolo nato nel 1991 e dunque ben sedici anni fa, che tante soddisfazioni ha dato alla Compagnia, mantiene intatta tutta la sua freschezza e comicità senza trascurare l’avvincente trama di un giallo proprio di Sherlock Holmes… ma trasportato nella nostra bassa padana.
2009 Il Barbiere di Siviglia, la produzione che, sulle magnifiche note di Rossini, rivisita in chiave farsesca il celeberrimo melodramma buffo ispirato all’opera del drammaturgo francese Beaumarchais e soprattutto al libretto di Cesare Sterbini.
2011: La Compagnia partecipa ad uno stage intensivo di CdA tenuto dal grande Carlo Boso, rinnovando tecniche e fondamenti utili ad affrontare un nuovo lavoro: è la volta infatti del grande best-seller di Umberto Eco con ispirazione cavalleresca del 1200 francese a dar vita a “Il Romanzo della Rosa” . Una Commedia croccante e gustosa, dove la gloriosa Tradizione dei Comici dell’Arte, mescolata a tecniche teatrali di epoche e culture diverse, si ritrova al completo dentro a una “rosa” di nomi dal sapore evocativo… non tanto per ridere con una comune parodia... ma per far della Poesia ridendo!
2013: Venticinque anni di Commedia dell’Arte e passione per il teatro. Festeggia con la nuova produzione di “Robin Hood - una leggenda veneziana”... eh sì, perchè il nostro eroe si trasferisce in Laguna per dare manforte a chi combatte la tirannia del Magnifico usurpatore. Sempre con comicità, ironia e musicalità, per dare un messaggio di positività, speranza e gioia di vivere!
2017: E’ la volta del grande romanzo noir inglese di R.L. Stevenson La strana storia del Dr. Jekyll & Mr. Hyde. Le nebbie londinesi diventano quelle veneziane e la vicenda prende vita tra le calli e i campielli della città lagunare, così simile e allo stesso tempo diversa dalla capitale britannica. Quattro attori che si trasformano in un turbinio di personaggi “buoni e cattivi” ma sempre imprevedibili e misteriosi… con un finale a sorpresa.
2019: Dopo trent’anni di Commedia dell’Arte, abbiamo affrontato un nuovo e rivoluzionario progetto: allestire un “vaudeville” francese di Eugene Labiche portandolo sul piano grottesco, con uso di maschere in neoprene. Prende forma così Opera XXX – I semi della follia, uno spettacolo esilarante, ambientato nei vorticosi anni ’70 con le mode e soprattutto le musiche prodigiose dell’epoca…
2021: Per celebrare i vent'anni di uno dei nostri spettacoli più gloriosi e longevi, abbiamo ri-allestito il Mercante di Venezia. Un classico shakespeariano interpretato alla nostra maniera di fare Commedia dell'Arte, sempre attuale e vivo come testimoniato dai palcoscenici di mezzo mondo che hanno ospitato questo spettacolo immortale.
2023: stregati dalle ALLEGRE COMARI ci lanciamo in questa nuova avventura disegnata dalla penna del bardo inglese che tanto ci appassiona. Una serie di sfortunati accadimenti travolgono il nostro protagonista Sir John Falstaff, alle prese con le "donne veneziane" determinate ad impartirgli una sana lezione di vita. Tutto all'insegna del divertimento e della burla... condito con della musica, proposta da improbabili suonatori.
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